Lavorare col sorriso: il segreto per un ambiente di lavoro sereno e produttivo

Sorridere alimenta la fiducia e riduce le distanze, anche e soprattutto tra colleghi: per la Giornata Mondiale del Sorriso, scopriamo insieme gli effetti positivi del sorriso sul luogo di lavoro.

Quanti di noi hanno provato a entrare in un ufficio dove regna un’atmosfera tesa e cupa? Probabilmente, l’istinto è stato quello di abbassare la testa e cercare di passare inosservati. Al contrario, un ambiente lavorativo dove i sorrisi sono frequenti e spontanei trasmette un senso di benessere e positività che ci mette subito a nostro agio, e non solo; è anche un forte stimolo per la produttività dell’azienda.

Sorriso sul luogo di lavoro: perché fa bene a dipendenti e azienda

Quanto è davvero importante il sorriso sul posto di lavoro?

Il sorriso non è solo un gesto, ma una reazione fisiologica che rilascia endorfine, gli ormoni del buonumore. Queste sostanze hanno un effetto benefico su tutto l’organismo: migliorano la concentrazione, la capacità di risolvere problemi e la resistenza allo stress. Un dipendente sereno e motivato è dunque più produttivo e creativo.

Ma non solo per questo la risata sul lavoro è una cosa seria. Il sorriso ci aiuta a metterci in relazione con gli altri, riducendo le distanze sociali: se usato senza malizia, l’umorismo elimina i pregiudizi e abbatte le differenze, accrescendo la fiducia tra le persone. E quando si lavora in armonia, superare le difficoltà e raggiungere gli obiettivi diventa molto più semplice e immediato.

Sorridere è coinvolgente, soprattutto quando l’input parte dai livelli più alti della gerarchia aziendale. Un manager che apprezza un ambiente disteso ottiene un maggiore livello di coinvolgimento, aumentando la produttività, combattendo l’assenteismo e gli scarsi risultati.

Welfare aziendale, l’alleato del sorriso sul posto di lavoro

Come può dunque un’azienda incentivare il sorriso tra i propri dipendenti, aumentando il benessere del luogo di lavoro e, al contempo, la produttività?

Una delle migliori risposte in questi casi è implementare buone azioni di welfare: programmi orientati al benessere psicologico contribuiscono a creare una cultura aziendale in cui il sorriso e la felicità fungano da leva per la produttività e rapporti interpersonali distesi. Un supporto nel bilanciare vita e lavoro, un sostegno in momenti famigliari difficili (come, ad esempio, il rientro dalla maternità o la gestione di un parente malato), la possibilità di confrontarsi con un welfare specialist sulle tematiche più disparate della propria vita: sono piccoli tasselli che contribuiscono in modo concreto a diminuire burnout, stress e anche disturbi psicologici, che possono rendere la vita professionale poco piacevole.

Perché ciascuno possa sentirsi più sereno e il team di lavoro possa performare al meglio, è utile che il manager sia in grado di riconoscere i primi segnali di malcontento dei dipendenti e sappia instaurare il giusto clima, affinché il lavoro diventi un piacere da vivere con serenità. L’adozione permanente di programmi di welfare orientati al benessere psicologico permette di creare un ambiente di lavoro più disteso. In conclusione, il sorriso sul posto di lavoro non è solo un piacevole optional, ma un vero e proprio investimento per l’azienda. Un ambiente positivo, sostenuto da un efficace programma di welfare aziendale, può fare la differenza in termini di produttività, fidelizzazione del personale e reputazione aziendale.

Fonti:
https://www.vanityfair.it/gallery/come-essere-felici-sul-posto-di-lavoro

https://alleyoop.ilsole24ore.com/2021/04/07/seri-9-motivi-cui-ridere-al-lavoro-davvero-bene/

Articoli correlati
Visual Portfolio, Posts & Image Gallery for WordPress