Settimana del benessere – ISSIM

IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI LAVORATORI ALLA BASE DEGLI INTERVENTI DI ISSIM GESTITI DAI WELFARE SPECIALIST DELL’ISTITUTO.

Nell’ambito della Settimana del Benessere voluta a livello aziendale da alcune aziende associate ISSIM (Barclays, 3M e Ahlstrom-Munksjö), sono state proposte ai dipendenti attività dedicate alla promozione del benessere in senso ampio, includendo sia la componente psicologica sia quella più fisica, legata per esempio alla corretta alimentazione e alla gestione delle dipendenze.

In questo contesto le aziende hanno invitato ISSIM a partecipare proponendo interventi declinati su tematiche concordate insieme alle Risorse Umane, selezionando gli argomenti e le modalità di workshop più adatti alle esigenze della popolazione aziendale.

Gli interventi sono stati organizzati e gestiti in co-conduzione dalle Dott.sse Erica Sabarino, assistente sociale, psicologa e psicoterapeuta, in ISSIM dal 2003, e Claudia Bianchi, assistente sociale e counselor, in ISSIM dal 1989.

Le welfare specialist ISSIM hanno proposto sia interventi frontali d’aula sia dei gruppi esperienziali, entrambe le proposte organizzate durante l’orario di lavoro, e a cui i dipendenti hanno potuto scegliere di partecipare liberamente.

Intervista a Dr.ssa Claudia Bianchi

Assistente Sociale e counselor

Intervista a Dr.ssa Erica Sabarino

Assistente Sociale, Psicologa e Psicoterapeuta

In cosa consisteva l’intervento frontale d’aula?

Questo workshop è stato sviluppato su due tematiche di particolare interesse della popolazione aziendale, come l’adolescenza e la vecchiaia.

L’intervento è stato strutturato in modo da trasmettere informazioni e conoscenza su questi due temi da un punto di vista psicologico, infatti è stata prestata particolare attenzione all’importanza di affinare skill relazionali sia con figli adolescenti sia con parenti anziani. Oltre a nozioni più teoriche, sono stati condivisi suggerimenti relativi al comportamento e alla lettura di fenomeni borderline propri di decorsi fisiologici come sono vecchiaia e l’adolescenza, con un focus sull’importanza di cogliere alcuni indicatori su situazioni a rischio e comportamenti da non sottovalutare.

Come è stato accolto l’intervento?

La sessione è andata molto bene e i dipendenti si sono sentiti molto coinvolti, anche grazie alla modalità attiva con cui è stata organizzata l’attività. I partecipanti non hanno solo ricevuto passivamente le informazioni ma sono stati stimolati a portare la propria esperienza, creando dibattito e condivisione in un clima di generale soddisfazione, dove è stato molto apprezzato dare voce e sperimentare l’ascolto dei colleghi.

Un elemento di attenzione è stata la grande partecipazione di lavoratori maschi, molti uomini infatti si sono messi in gioco e si sono confrontati su alcune tematiche storicamente femminili come la cura dei figli o dei genitori anziani.

Come sono stati ideati i gruppi esperienziali e quali finalità volevano raggiungere?

La seconda proposta elaborata da ISSIM ha riguardato l’organizzazione di gruppi esperienziali, aperti a un massimo di 15 partecipanti e condotti con metodi attivi di attivazione psicosomatica. Qui rientrano fasi di riscaldamento, giochi relazionali ed esercizi ispirati al campo teatrale, utili per mettere in scena problematiche relazionali sia per apprendere sia per calarsi in determinate esperienze.

Le tematiche proposte per i gruppi esperienziali sono state l’autostima, intesa come valore della persona e il piacere a sé stessi per poter piacere agli altri, e la giusta distanza nelle relazioni, per riflettere e rispondere alle domande: “In che posizione mi metto rispetto agli altri?”, “A che distanza mi trovo?”.

Il gruppo relazionale crea un ambito protetto dove non esiste un’unica verità e dove ognuno ha la possibilità di condividere aspetti personali nella misura che preferisce, creando ricchezza grazie al confronto. I partecipanti possono diventare maggiormente consapevoli rispetto al modo di relazionarsi con l’altro, sperimentando dinamiche più autentiche e spontanee che possono essere messe in pratica nella quotidianità come nel momento di dover restituire un feedback.

Quali sono stati i riscontri da parte dei partecipanti?

Anche con questa proposta c’è stato un ottimo riscontro. Durante gli interventi di formazione può capitare che ci siano persone più negative che per risentimenti nei confronti dell’organizzazione possono prendere di punta il formatore e creare conflitti. In questo caso invece la partecipazione è stata intensa e sentita perché i dipendenti ne hanno apprezzato il valore e la portata, riconoscendo la bontà dell’intervento dell’organizzazione.

I partecipanti hanno dato feedback positivi perché hanno potuto sperimentare il valore delle esperienze condivise da ciascuno. Anche se si trattava di vissuti personali, si è creato uno spazio di valorizzazione e non di giudizio, in un clima di fiducia e accoglienza. Questa è stata la base su cui prendere consapevolezza sulla dimensione emotiva degli altri, sperimentando l’ascolto autentico tra le persone.

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