Che cos’è il problem solving? Al di là della semplice “risoluzione dei problemi”, approfondiamo insieme una skill che richiede ben più di questo, soprattutto nel mondo del lavoro.
Oggi più di ieri dimostrare capacità di problem solving significa essere altamente richiesti nelle aziende. Questo perché l’obiettivo da raggiungere è importante, ma lo è soprattutto il modo in cui ci si arriva: è lì che prendono forma i fattori decisivi, come la scelta del processo più efficace in termini di tempo e investimento, o quante risorse impiegare e in che modo per risparmiare e far sì che ciascuno sia soddisfatto del proprio lavoro.
Benefici del problem solving al lavoro
Come mai il problem solving è diventata una delle caratteristiche più ricercate nei leader e una delle skill più richieste dalle organizzazioni in generale? Ci sono diverse motivazioni, che riguardano non solo l’aspetto pratico del lavoro, ma anche l’ambiente in cui le persone si trovano a lavorare.
Anzitutto, saper applicare tecniche di problem solving significa approcciare una issue lavorativa in modo pratico ed efficace; analizzare un problema da diversi punti di vista prima di tentare una risoluzione; vagliare le diverse soluzioni, restando lucidi anche di fronte a un’eventuale emergenza. Questo migliora non soltanto il profitto aziendale, ma anche l’ambiente in cui si lavora, generando maggior benessere all’interno dei team.
Ecco alcuni dei benefici principali che il problem solving può dare all’ambiente di lavoro:
- Risoluzione più rapida delle issue, che evita potenziali danni all’azienda e genera un maggior livello di soddisfazione nel cliente.
- Più efficienza nelle operazioni, che aiuta ad allocare in maniera più oculata le risorse e quindi a ottimizzare i processi interni e ridurre gli sprechi.
- Più soluzioni creative e innovative, che migliorano servizi, prodotti e processi aziendali; stimolano inoltre il pensiero creativo sul lavoro, che arreca soddisfazione ai dipendenti più degli stessi processi ripetuti all’infinito.
- Prevenzione delle problematiche: una persona abituata a usare il problem solving, e quindi a individuare anzitutto le cause dei problemi, può in un futuro arrivare anche a prevedere le potenziali trappole/issue che potrebbero insorgere.
- Potenziamento del lavoro di squadra: le persone con un approccio efficiente alla risoluzione dei problemi diventano un punto di riferimento all’interno dei team di lavoro. Contribuiscono in modo creativo ai brainstorming, si adattano ai cambiamenti e risultano più collaborativi. In generale, sono più in grado di reggere alla pressione, dando maggior serenità al resto del gruppo.
Come aumentare le proprie capacità di problem solving
Il problem solving viene valutato come una soft skill all’interno di un ambiente di lavoro. Per quanto, dunque, possa essere un’abilità innata, ciascuno può impegnarsi in modo pratico per affinare le tecniche di risoluzione dei problemi. Ecco alcuni dei modi più comuni.
Conoscere il proprio settore
Leggere, studiare, approfondire: per risolvere dei problemi, il primo step da fare è sicuramente quello di essere preparati sulla teoria della propria specializzazione. Lo studio deve essere continuo e l’aggiornamento costante, per essere pronti a qualunque evenienza.
Allenarsi a osservare
L’apprendimento passa anche per l’osservazione: analizzare i colleghi nella risoluzione delle issue, anche quelle più quotidiane, può aprire a ragionamenti non ancora esplorati e ad approcci nuovi per il problem solving.
Mantenere un ambiente aperto al dialogo
Come quattro occhi sono meglio di due quando si è alla ricerca di qualcosa, così, nella risoluzione di un problema, le capacità del singolo possono non essere sufficienti. Mettere insieme le forze e dialogare in maniera costruttiva con il proprio team può aprire strade inaspettate nella risoluzione dei problemi.
Concentrarsi sulla soluzione
Lo switch fondamentale nell’applicazione delle tecniche di problem solving sta nel cambio del punto di vista. Più si rimugina sul problema, più il cervello produce pensieri negativi che rischiano di bloccarti in un loop di pensieri ed emozioni negativi. Mantenere il focus sulla soluzione, invece, attiva la nostra mente sulla risposta invece che sulla domanda, eliminando i dubbi superflui.
Praticare costante esercizio mentale
Ecco alcuni “allenamenti” che aiutano il cervello nella risoluzione dei problemi:
- Il gioco di ruolo: a tutti viene dato un ostacolo da superare in modo diverso; in questo modo, si stimolano i contributi personali di ciascuno, motivandoli e divertendoli al tempo stesso.
- I piccoli passi, o tecnica dello scalatore: questo modus operandi consiste nel cominciare dai problemi più piccoli, passando man mano a quelli più complessi. Così, il cervello viene stimolato positivamente per aver già risolto le issue minori, e può affrontare con maggiore motivazione quelle più impegnative.
- L’analisi scritta: bastano carta, penna e un po’ di tempo. Si scrive il problema da risolvere e le domande che sorgono pensando a esso, non solo quelle tecniche ma anche quelle di natura emozionale e relazionale. Scrivendo, la mente sarà aiutata nel mettere in ordine i pensieri, riuscendo a cercare con maggiore lucidità la soluzione giusta.
Fonti:
https://factorial.it/blog/capacita-di-problem-solving/
https://it.indeed.com/guida-alla-carriera/crescita-professionale/capacita-di-problem-solving