Luoghi comuni sul lavoro: riconoscerli e superarli

Fare più attività insieme aumenta davvero la produttività? Dormire di meno permette di lavorare di più senza conseguenze? In questo articolo, andiamo ad analizzare da vicino i luoghi comuni che riguardano il lavoro, provando a sfatare quelli più radicati nella nostra società.

Durante il lavoro quotidiano, ciascuno di noi cerca dei metodi per massimizzare l’efficacia e la produttività. Magari un collega ci suggerisce il multitasking, promettendo miracoli in termini di obiettivi raggiunti; oppure ci convinciamo che, per dare il massimo, bisogna fare della nostra giornata lavorativa una maratona in cui non ci sono pause.

La verità è che spesso dietro questi metodi si nasconde esattamente l’effetto opposto, cioè quello di appesantire la nostra mente e renderci meno efficienti. Seguendo questi luoghi comuni sul lavoro, nella maggior parte dei casi si incappa in momenti di insoddisfazione cronica e stanchezza che ci allontanano dal benessere necessario ad affrontare le nostre giornate.

Prima di addentrarci nell’argomento, è bene ricordare che sentirsi costantemente sotto pressione nell’ambito lavorativo ci porta in realtà a essere meno concentrati e meno efficienti. Parlare con un professionista, in particolare con un welfare specialist, può aiutare a vivere al meglio il nostro rapporto con il lavoro.

4 luoghi comuni sul lavoro

1. Lavorare di più significa produrre di più

Questo è di certo uno dei luoghi comuni più diffusi: la concezione che più tempo dedichiamo al lavoro più possiamo produrre è un pregiudizio molto difficile da sradicare. In realtà dilatare il tempo che impieghiamo nelle attività lavorative può rivelarsi controproducente. La nostra capacità di concentrazione, infatti, diminuisce fisiologicamente dopo circa 45 minuti dedicati all’attività che stiamo svolgendo.

Per aumentare la produttività, quindi, è consigliabile programmare dei momenti di riposo: le pause scaricano la mente, aumentano il benessere e permettono di tornare al lavoro con maggiore attenzione e voglia di fare.

2. La concentrazione aumenta quando non ci si muove

Abbiamo già visto come la nostra attenzione necessiti di una ricarica tra le diverse attività lavorative. Un altro mito riguarda proprio la concentrazione: siamo convinti che per rinforzarla sia necessario rimanere nella stessa posizione sempre, soprattutto quando svolgiamo un lavoro “da scrivania”.

Eppure, la stasi prolungata è una delle principali cause del sovraccarico fisico e mentale. Quando decidiamo di muoverci, invece, corpo e mente si riattivano, migliorando apprendimento e memoria e persino la nostra capacità di problem solving.

3. Non è necessario dormire almeno 8 ore a notte

Nonostante sia ormai noto che il sonno è una parte indispensabile del nostro benessere, spesso rinunciamo alle ore di riposo perché presi da altre attività, o per portare a termine un lavoro a tutti i costi. Bisogna invece ricordare che le giuste ore di sonno, oltre a salvarci dalla stanchezza cronica, sono essenziali per l’apprendimento e la produttività: durante il sonno, la memoria a breve termine si trasforma in memoria a lungo termine. Chi dorme in maniera corretta, ricorda di più ed è più in grado di controllare le emozioni, e anche le informazioni, durante la giornata lavorativa.

4. Il multitasking aumenta la produttività

Rispondere a una mail mentre si è in riunione, contattare un collega mentre si è al telefono con un cliente: il multitasking è certamente il mito sul lavoro che più di tutti fatica a morire. La convinzione di poter compiere più attività in contemporanea, e risparmiare così tempo ed energie, viene ancora oggi celebrata nella nostra società lavorativa come l’epitoma della produttività.  

Eppure, il nostro cervello si comporta esattamente all’opposto: distribuire l’attenzione su più compiti in contemporanea porta a consumare una grande percentuale della nostra capacità totale. La conseguenza principale è il fatto che i progetti non vengono portati a termine, oppure vengono chiusi con una qualità minore. Questo aumenta difatti anche il nostro livello di stress, per l’insoddisfazione verso i nostri risultati.

Per quanto a volte sia richiesto di passare da un’attività all’altra con velocità, creare uno spazio lavorativo in cui almeno le distrazioni più comuni vengano tenute lontane (telefono, chat, mail costanti) può supportare la nostra concentrazione e portarci a una migliore produttività.

Fonti: https://lamenteemeravigliosa.it/luoghi-comuni-sul-lavoro-che-minacciano-il-nostro-cervello/

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