Blue Monday: come vincere la tristezza e ritrovare il sorriso

Arriva a gennaio e mette tutti in stato di allerta: il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno. Ma è realmente così? Vediamo cosa c’è alla base di questo concetto.

Si può prevedere l’arrivo della tristezza? Secondo lo psicologo inglese Cliff Arnall, non solo è possibile, ma esiste anche una formula per calcolare il giorno preciso. E quel giorno è chiamato ormai comunemente Blue Monday, ritenuto il giorno in cui la tristezza raggiunge il picco durante l’anno.

L’origine del Blue Monday

Il Blue Monday (che si traduce letteralmente come “lunedì triste”) cade precisamente il terzo lunedì del mese di gennaio.

La scelta è stata effettuata da Arnall sulla base di un’equazione composta da diversi fattori, tra cui il freddo invernale, il ritorno alla routine dopo le feste, un livello di motivazione molto basso per i primi buoni propositi già inattesi.

È insomma un momento in cui la delusione e la tristezza sembrano fare da padrone. E sebbene sia stata più volte contestata, la teoria continua a dare vita a grandi discussioni sull’impatto che determinate circostanze hanno sul nostro benessere psicologico, soprattutto quando si presentano tutte insieme nella vita di una persona.

Come sopravvivere al Blue Monday

Dobbiamo ricordare anzitutto che la tristezza è un’emozione importante che non va sottovalutata, ma neanche evitata: dobbiamo poter essere tristi quando ne abbiamo bisogno. Cercare la felicità di continuo non è salutare e risulta, alla lunga, davvero impossibile.

Ciò detto, possiamo trovare delle strategie per affrontare questa giornata e, in generale, i momenti di poca allegria durante l’anno.

  • Prendersi del tempo per sé: stare bene non deve essere un grande gesto. Basta davvero poco: fare una passeggiata all’aperto, ascoltare musica rilassante, leggere un libro. Fare insomma qualcosa che ci rilassi e ci porti gioia.
  • Mangiare bene e sano: cene troppo abbondanti, caffeina e alcool possono favorire l’insonnia e un cattivo rapporto con il sonno.
  • Stare in compagnia: anche se la tentazione di isolarci quando siamo tristi è molto forte, cerchiamo di contrastarla. Stare insieme agli altri ci farà sentire molto meglio.
  • Programmare attività piacevoli: diamo appuntamento alla felicità. Dedicandoci a qualcosa che amiamo, ci sentiremo più soddisfatti e pronti a ricominciare.
  • Rivolgersi a uno specialista: quando la tristezza è prolungata, può essere indice di un malessere più profondo, che impatta su ogni aspetto della nostra vita compreso il rendimento al lavoro. Un welfare specialist può aiutarci a individuare le cause del nostro stato d’animo e migliorare le nostre giornate lavorative.

    Fonti:
    https://psiche.santagostino.it/blue-monday/
    https://lamenteemeravigliosa.it/il-blue-monday-e-il-giorno-piu-triste-dellanno/

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