ISSIM Scenari Welfare: l’ascolto digitale in azienda

ISSIM presenta la nuova ricerca dedicata al mondo del welfare aziendale, che offre una diapositiva sfaccettata e complessa delle principali tematiche legate al benessere in azienda. In questo primo articolo dedicato a “Scenari Welfare”, scopriamo il sentiment dei lavoratori legato all’ascolto digitale.

Il mondo del welfare aziendale è in evoluzione e più vivo che mai: lo dimostra la ricerca “Scenari Welfare”, promossa da ISSIM con il supporto tecnico di AstraRicerche, cheanalizza lo status attuale del welfare in Italia, prendendo in esame tematiche complesse e importanti quali ascolto digitale, work-life balance, empowerment femminile, giovani in azienda e DE&I.

La ricerca è stata effettuata a febbraio 2025 tramite ben 809 interviste online a un campione di individui lavoratori in azienda di età compresa tra i 18 e i 65 anni. A partire da marzo 2025, i risultati della ricerca saranno condivisi e analizzati sul blog e sui canali social di ISSIM (LinkedIn e Instagram), nell’ottica di stimolare dibattiti e riflessioni riguardanti il benessere sul posto di lavoro.

Ascolto digitale, a che punto sono le aziende italiane

Il primo tema della ricerca “Scenari Welfare” in analisi è quello dell’ascolto digitale, termine con cui si intende la possibilità di una persona all’interno di un’azienda di usufruire di un servizio di ascolto psicologico erogato da remoto.

Quando si parla di ascolto digitale, non si può non fare riferimento alla pandemia da COVID-19: dalla permanenza forzata in casa e dall’impossibilità per molti lavoratori di raggiungere fisicamente le proprie aziende, sono nate forme digitali di ascolto psicologico. Con il ritorno in azienda o l’attivazione di forme ibride come lo smart working, queste si sono poi evolute: ne è un esempio la ISSIM Wellness Green Line, punto di riferimento dei lavoratori per gestire il pesante impatto emotivo dato dalla pandemia e dall’isolamento, che si è poi trasformato in uno spazio d’ascolto sicuro.

Come è cambiato, quindi, l’ascolto digitale nelle aziende negli ultimi anni e a che punto siamo oggi? Che tipo di necessità può mettere in luce, e quali benefici può apportare oggi a lavoratori/trici e aziende?

Overview dei risultati

Solo al 21,6% degli intervistati è capitato di usufruire di un servizio di ascolto delle proprie esigenze in modo digitale con esperti esterni all’azienda. Ad usufruirne sono prevalentemente 18-34enni, sia uomini che donne, in aziende multinazionali (36%).

Numeri che non rispecchiano in toto il desiderio dei dipendenti: più della metà (57,4%) sarebbe molto o abbastanza interessato/a a dialogare con un counselor specializzato da remoto. Si tratta soprattutto di donne, di lavoratori in aziende medio-grandi, che svolgono lavori concettuali o dirigenziali e con figli minorenni.

Per il 52,8% degli intervistati, oggetto di confronto dell’ascolto digitale sarebbero le tematiche personali: in testa troviamo il benessere mentale (32,1%), e a seguire i problemi di organizzazione del lavoro (22,0%) e le difficoltà personali o familiari legate al lavoro e alla conciliazione vita-lavoro (18,5%). Importanti anche i temi relativi alle condizioni di lavoro e alla crescita professionale (che in totale interessano il 55,4%). Un posto importante occupa anche, per il 20,6%, l’equità in azienda.

Interessante anche il bisogno dei dipendenti di instaurare un dialogo sui dubbi relativi alle azioni future dell’azienda: in particolare, le scelte dell’azienda relativa alla digitalizzazione (15,0%) e quelle relative all’Intelligenza Artificiale e il loro impatto sui lavoratori (14,1%).

Chiudono la classifica i temi relazionali (30,3%): quelle con i superiori (18,7%) e con i colleghi (18,5%).

Non c’è una scelta unanime in merito alla modalità di offerta di un servizio di counseling digitale: il 42,9% vorrebbe che fosse programmata una serie di incontri online periodici, il 30,4% preferirebbe un servizio attivabile su richiesta e il 26,7% vorrebbe che l’azienda organizzasse l’ascolto di tutti i lavoratori e ci fosse un unico momento di confronto con ciascuno, toccando tutti i temi richiesti dal lavoratore.

Conclusioni

In conclusione, l’ascolto digitale sta emergendo come una componente cruciale del welfare aziendale, rispondendo alle crescenti esigenze di benessere emotivo e professionale dei lavoratori. Nonostante la sua diffusione ancora limitata, l’interesse per servizi di counseling remoto è elevato, soprattutto tra i giovani e le donne.

L’evoluzione di queste pratiche, se adeguatamente implementata, può migliorare significativamente la qualità della vita lavorativa, promuovendo un ambiente di lavoro più inclusivo, empatico e attento alle necessità individuali. Il futuro del welfare aziendale appare sempre più interconnesso con l’uso delle tecnologie, in grado di rispondere in modo flessibile e personalizzato alle sfide del mondo del lavoro contemporaneo.

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