La pandemia ha cambiato ognuno di noi e ha avuto un impatto enorme sui nostri rapporti, soprattutto sul lavoro. Stiamo vivendo un nuovo capitolo di questa emergenza, in cui non sappiamo ancora se riusciremo ad uscire da un modo di vivere le relazioni professionali totalmente a distanza di sicurezza, per passare ad un nuovo equilibrio che deve ancora essere costruito e compreso, dove virtuale e reale si incontrano. Andiamo a scoprire in quali aspetti questa nuova condizione ha fatto mutare il nostro modo di vivere, lavorare e relazionarci.
Come è cambiato il modo di lavorare e relazionarci?
Meno tempo con gli altri, ma di maggior qualità
Imparare a convivere ogni giorno in ufficio con persone completamente diverse da noi per età, carattere, cultura, stile di vita è uno straordinario esercizio che nell’epoca dello smartworking è andato perduto. Quante volte ci è successo di non aver mai neanche potuto stringere la mano al collega con cui abbiamo passato intere giornate in call? In un modo ibrido di vivere il lavoro stiamo imparando a far convivere la vita sullo schermo con quella reale, puntando sulla qualità e provando a trarre il meglio da entrambe le condizioni.
Il confronto creativo
Abbiamo imparato che la routine da remoto si gestisce molto bene. Il confronto creativo, invece, è sicuramente più efficace dal vivo. Tutti noi dobbiamo riuscire a individuare nella nostra giornata di lavoro ciò che è aggiornamento/condivisione, fattibile senza problemi a distanza, da ciò che è invece creazione, relazione, apprendimento e soluzioni, e adattare di conseguenza le nostre agende.
Relazioni umane di fiducia
Dopo anni di fatica psicologica ed emotiva, occorre rivedere radicalmente le modalità di gestione dei rapporti, tra tutti i livelli. In questa nuova fase vediamo rinnovata l’importanza che viene attribuita ad una relazione professionale che sia però anche umana, dove non manchino mai fiducia, empatia, gentilezza e rispetto. Un’importanza che va però messa a terra, ricostruita, allenata con la responsabilizzazione di entrambe le parti.
L’interazione che crea valore
Nella maggior parte dei mestieri l’interazione umana tra i membri del team crea un valore che non è sostituibile e che sotto il segno del covid non sempre siamo riusciti a replicare. Solo la conoscenza reciproca porta a quel clima di fiducia che non si può avere a distanza, anche per quanto riguarda le dinamiche apprendimento e la motivazione delle nuove figure, che vanno sicuramente concentrate nei momenti condivisi in presenza.
L’importanza del supporto psicologico ai lavoratori
Molto è cambiato, e molto cambierà ancora. Complici gli allarmi lanciati da numerosi professionisti del settore si è acceso un forte bisogno di promuovere l’implementazione di azioni e iniziative che supportino l’azienda e le sue persone in questa importante transizione, affinchè l’impatto di questi cambiamenti venga accolto nel modo più positivo e funzionale possibile.
In momenti come questi il sostegno psicologico che una struttura come ISSIM può fornire è un asset di fondamentale importanza all’interno della struttura aziendale, poiché fornisce ai dipendenti il supporto di cui hanno bisogno, attraverso servizi di counseling sociale a cura di una rete di “welfare specialist”, ovvero professionisti specializzati nell’aiuto della persona in momenti di crisi e cambiamento personale, sociale e lavorativo.
Fonti:
https://www.ilsole24ore.com/art/il-lavoro-post-pandemia-dovra-coniugare-produttivita-e-benessere-ADpuRiBB
https://www.ilsole24ore.com/art/la-fatica-ineludibile-relazione-il-prossimo-AElzEpRB