Creatività sul lavoro: un asset tutto da scoprire

Il pensiero creativo viene di solito associato all’espressione artistica. Eppure, sono molti i vantaggi che derivano dalla creatività applicata al metodo di lavoro: scopriamo insieme quali sono.

Capita spesso che la creatività venga intesa come forma di espressione artistica, che attrae ma che crea anche conflitto, generando riflessioni e confronti. Nella nostra mente, un creativo è molto spesso una persona “fuori dagli schemi” che rifiuta le regole comuni.

Eppure, la creatività trascende questa definizione e ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’individuo. È qualcosa che possiamo allenare anche nell’ambito lavorativo, per ottenere risultati migliori nella risoluzione dei problemi, e creare un ambiente in cui ogni individuo si senta valorizzato.

Cos’è davvero la creatività

Lungi dalla sola associazione con l’arte, la creatività è un’abilità fondamentale per ogni tipo di professionista. Questo perché, in primo luogo, supporta la crescita dell’individuo. Ciascuno di noi fa esperienze individuali e processa le informazioni diversamente dall’altro: alimentando questi processi, la persona può contribuire in maniera unica alle questioni complesse e all’innovazione.

La creatività è quindi non solo una caratteristica innata, ma una qualità da nutrire in ogni ambito della vita. Molto spesso, individui che ritengono di non avere creatività scoprono un mondo nuovo tramite tecniche che, se applicate in modo corretto, li spingano a fare un lavoro davvero innovativo nel modo di porsi le questioni e di trovare le soluzioni riguardanti un qualsiasi problema.

Essere creativi non serve quindi solo a creare cose nuove, ma diventa la base per un approccio risolutivo, applicabile a molti più campi di quanto comunemente si crede.

L’importanza del pensiero creativo in azienda

In molti luoghi di lavoro c’è ancora oggi una resistenza al cambiamento e alla soluzione creativa. Qualcuno sostiene che il pensiero creativo richiede più tempo, altri hanno paura dell’errore in cui si può incappare praticando una strada diversa.

Eppure, i risultati sono innegabili. Un ambiente lavorativo in cui viene stimolata la creatività diventa un luogo in cui le persone si sentono libere di esprimersi, di sperimentare, di dare spazio al pensiero laterale. Un luogo dove migliora la relazione tra i colleghi e in cui sentirsi rassicurati e accolti.

La creatività in azienda migliora il flusso delle idee e permette di essere aperti all’innovazione e all’aggiornamento. Cercare metodi alternativi per affrontare i problemi può aprire a soluzioni inaspettate, che magari funzioneranno molto meglio del modus operandi utilizzato fino a quel momento. Inoltre, avere un capo che esercita la leadership emotiva, e creativamente si mette nei panni degli altri, permette alle persone di essere audaci e giocose, alimentando la volontà di fare squadra per un obiettivo comune.

Nel lavoro rispettare ciascuno per la sua creatività unica significa creare un ambiente sano, in cui si possa davvero fiorire come professionisti e crescere in quanto persone, anche con il supporto di professionisti esterni come i welfare specialist. In quest’ottica, diventa fondamentale anche stimolare chi ritiene di non essere una persona creativa. Si può cominciare da piccoli progetti a basso rischio: esorcizzare i pensieri limitanti su piccola scala faciliterà l’applicazione del pensiero laterale su progetti più importanti, facendo finalmente sbocciare la creatività di ognuno.

Fonti:
https://www.apogeonline.com/articoli/pensiero-creativo-organizziamolo-bene-in-azienda-chris-griffiths-melina-costi-caragh-medlicott/

https://lamenteemeravigliosa.it/la-creativita-nello-sviluppo-personale-perche-e-importante/

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