Tra i disturbi figli della società moderna, sottoposta a ritmi sempre più serrati, si sente spesso parlare di overthinking; ma cos’è esattamente? Quali sono le cause e i rimedi?
Il nostro cervello è in grado di produrre continuamente idee di ogni tipo con un flusso costante di pensieri. È qualcosa di normale, perché la nostra mente è sempre al lavoro. Tuttavia, per alcune persone, questo flusso diventa quasi soffocante. La mente è inarrestabile e si entra in una spirale difficile da gestire, che può anche interferire con la vita privata e lavorativa. In psicologia questo fenomeno prende il nome di overthinking: un vero e proprio sovraccarico di pensieri, intensi e ripetitivi. Chi soffre di overthinking può inoltre focalizzarsi in maniera particolare su alcuni di essi, ritrovandosi ad esempio paralizzato dalla preoccupazione di aver fatto o meno la scelta giusta o passare ore a tormentarsi sul proprio futuro o sul proprio passato.
Perché si cade nell’overthinking?
Questo fenomeno deriva in gran parte dal contesto sociale attuale e dai ritmi frenetici a cui è sottoposto l’essere umano. Il bisogno di vivere ‘a mille’ è all’ordine del giorno nel nostro tempo e la tendenza comune è quella di distogliere l’attenzione dal presente e da ciò che si sta facendo, rivolgendo il pensiero costantemente altrove. L’incessante flusso di input che quotidianamente riceviamo dall’esterno rende difficile la disconnessione della mente che, in maniera spontanea e quasi inconscia, inizia a produrre pensieri. Pensieri che spesso sono improduttivi e che si intrecciano in un loop logorante.
Come mettere a tacere i pensieri?
Il pensiero eccessivo può essere il primo sintomo di un alto livello di stress a cui dobbiamo prestare la dovuta attenzione, lavorandoci affinché non metta a repentaglio la nostra salute mentale. Affidarsi all’esperienza di un professionista è sicuramente la scelta migliore, ma esistono anche alcuni esercizi da poter mettere in pratica per provare a mettere a tacere i pensieri.
1. Attenzione ai pensieri che generano stress
Identificate i pensieri che vi fanno andare in loop e che generano stress e ansia. Quando avete pensieri ricorrenti, concedetevi del tempo per notarli e analizzarli e poi lasciateli andare.
2. Concentratevi sul “qui e ora”
Ad un certo punto della giornata, cercate di prestare attenzione consapevole a tutti i dettagli di ciò che state facendo. Ad esempio, se state camminando, concentratevi sui vostri passi, sui rumori dell’ambiente, sugli odori, sull’esperienza stessa. Questo vi aiuterà ad interrompere il flusso dei pensieri e a concentrarvi sul “qui e ora”.
3. La formula 5, 4, 3, 2, 1 per soffermarvi solo sul presente
Questo esercizio di consapevolezza vi aiuterà a connettervi con il momento presente e a uscire dal vortice delle idee. Ricollocatevi nel momento presente e provate a pensare a cose che potete vedere intorno a voi, 4 cose che potete sentire, 3 cose che potete toccare, 2 cose che potete annusare e 1 cosa che potete gustare. E una volta identificata ogni cosa, concentratevi solo su di essa.
4. La tecnica del thinking stop
Una volta identificato quel pensiero che vi porta al loop mentale trovate una parola, una frase, un piccolo “mantra” o un gesto che vi permetta di tagliare quel loop. E, una volta fermato, iniziate subito a fare qualcosa che vi distolga da quei pensieri.
5. State a contatto con la natura
Ogni volta che potete, cercate di allontanarvi per qualche momento dai rumori della città, per stare a contatto con la natura. Una passeggiata in un luogo immerso nella natura può aiutarvi a ristabilire l’equilibrio, allontanarvi dalla negatività e a concentrarvi sul presente mettendo da parte i pensieri costanti di ogni situazione.
6. La gratitudine e il pensare positivo
Prendetevi un momento per concentrarvi sul positivo delle cose, su ciò che è andato bene e su ciò che avete. Questo vi aiuterà ad abbassare la pressione su di voi aiutando il vostro cervello a riposare un po’ e a smettere di spingersi a pensare sempre a tutto.
Fonti:
https://lamenteemeravigliosa.it/smettere-di-sovraccaricare-la-mente